Lo zaimu
Non essendo inclusi fra i vari "aventi diritto" a finanziamenti statali
sostanziali (leggete la voce 8‰ su wikipedia, tanto per anticiparvi una
semplice idea), diverse professioni religiose o millantate tali devono contare
sulla generosità dei loro fedeli, o adepti, o iniziati per il sostentamento
dell'organizzazione. La Soka Gakkai rientra nelle "confessioni" non lautamente
finanziate, di conseguenza ogni partecipante alla vita religiosa deve
contribuire in parte al sostentamento e alla crescita dell'Istituto. Si tratta
di un atto di gratuità utile a coltivare e ad espandere il credo. Il gesto in
questione nel buddhismo nichireniano si chiama Zaimu, alias l'atto rivolto alla
sussistenza delle varie attività e luoghi del culto in questione. La gratuità
rende il gesto del tutto libero e spontaneo, che acquisterà valore per il
proprio cammino verso l'illuminazione se fatto con alcuni accorgimenti. È
prioritario sottolineare il valore con la quale lo zaimu deve essere fatto,
ovvero comprendere lo spirito di "offerta" vera e propria che si deve
accompagnare al mero gesto di elargizione economica. L'animo di chi offre denaro
dovrebbe essere caratterizzato da un forte senso di sacrificio, un'offerta
appunto che simboleggi il non-attaccamento al denaro.
RIPETO: un'offerta che
simboleggi il non-attaccamento al denaro. Come si dimostra questo
non-attaccamento? Sottolineo di nuovo la gratuità del gesto, anticipando una
variazione ovvero, il simbolo della generosità dell'offerta sta nello sforzo di
donare quanto si può, aggiungendo all'obolo anche la rinuncia a ciò che dovrebbe
non essere necessario (appunto, se non siamo legati ai soldi lo possiamo fare
uno sforzo). Se dono 100, ma ho speso 50 per miei sfizi a cui potevo rinunciare,
ho fatto un degno zaimu? Risposta: No. Il riconoscimento lo si ha quando si
compie uno sforzo maggiore alle proprie capacità.
Risparmiamoci le storie del "nessuno chiede quanto hai versato", su questo non
diciamo nulla, evidenziando comunque che molte volte ho spesso sentito dire che
era necessario dare i
propri bollettini di offerta ai responsabili per dimostrare l'avvenuto
versamento (citiamo per correttezza anche lo zaimu obbligatorio, ad esempio quei
famosi 25-30€ che si versano per ricevere il gohonzon, altrettanti per
diventare membro e via discorrendo). Insomma da cifre se vogliamo basse c0'è un
susseguirsi di richieste più o meno velate, gratuite, cercate, che portano
a zaimu anche di decine x 10 di Euro.
Questo lo diciamo da sempre e qui lo ribadiamo.
Saha
e noi aggiungiamo un pezzo di una comunicazione che ci è giunta da un nostro collaboratore in cui un responsabile Soka di capitolo...
"… visto che ci sono vi esterno una mia considerazione
sulla Giornata dell'offerta del 17 e 18 giugno...
Guardando la situazione dello zaimu, almeno nella nostra area,si vede che, per
quanto riguarda i responsabili, più del 50%di capitolo,settore e gruppo lo ha
già fatto. Gli altri responsabili hanno quasi raggiunto il 100%. La questione
riguarda i membri. Solo il 25% lo ha già fatto. Abbiamo davanti più di 15 gg
all'appuntamento del 17/18 e dobbiamo prepararlo. Questa data,che abbiamo deciso
insieme di riconfermare, non può diventare un rituale ripetitivo, e questo
dipenderà dalla concentrazione che metteremo per sbloccare questo dato del 25%
di membri.
Da noi, questo valore corrisponde a circa 450 membri su 1770 e insieme ai
responsabili di hombu e territorio abbiamo deciso di portare a 800 minimo le
persone (membri) entro il 19 giugno a fare zaimu. Non so se anche voi avete
messo uno scopo minimo da raggiungere,se si, potremmo condividerlo insieme, se
no, forse vale la pena buttarsi e realizzarlo. Io sono dell'idea che l'impegno
individuale di ciascun responsabile nel coinvolgere almeno due persone che
ancora non l'hanno fatto, sia la strada vincente.
L'altra sera dicevo a chi era venuto al kaikan che la preparazione può essere
fatta sviluppando il senso di gratitudine individuale e nello stesso tempo
coinvolgere, mettere in condizione altri amici, persone di fare zaimu entro
quella data. Anche chi non potrà venire al kaikan quel giorno, può concorrere
alla realizzazione dello scopo andando alla posta e fare zaimu con il
bollettino.
Possiamo utilizzare questi giorni cercando di sviluppare questo senso di
gratitudine?
AriCiao. Spero di non avervi tediato....
Alla faccia di quello che è così ben illustrato sopra ovvero "L'animo di chi offre denaro dovrebbe essere caratterizzato da un forte senso di sacrificio, un'offerta appunto che simboleggi il non-attaccamento al denaro." Qui traspare solo l'attaccamento al denaro (di cui non avevamo alcun dubbio). Ma soprattutto ci viene confermata la pressione che gli adepti subiscono.
la redazione