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Circola un memoriale di Tommaso, che propone una sofferta cronologia della sua vita, negli ultimi anni, all’interno della SG. Gli si affidano responsabilità da cui viene sollevato pochi mesi dopo senza spiegazioni, gli si impone di troncare ogni rapporto con un membro che è sotto accusa per fatti gravi (è accusato di tentato omicidio), con la compagna, anch'essa praticante, di questo amico. Nel frattempo hanno pubblicamente pronunciato una frase, che farà il giro dell'intero Istituto Buddista Soka Gakkai: “Da oggi è abolita dalla nostra organizzazione l'espressione «Non sono d'accordo»”. Frase che diverrà, in breve, notissima e famigerata. Intanto Tommaso viene accusato in una riunione da un nuovo responsabile di essere una «persona storta», uno che in venti anni di attività non ha fatto altro che creare problemi. Di essere «un arrogante di merda». Nelle riunioni si mettono in guardia contro di lui i praticanti; la madre viene informata che il figlio ha una fede «storta». Si dice, fatto che Tommaso sente come molto angoscioso, che Sensei (il presidente Ikeda) è a conoscenza di tutto, approva. Il dolore di fronte a questi atteggiamenti umani si fa sempre più grande. Non sa più cosa fare, ogni sua azione o parola è usata contro di lui. Un incontro con i direttori generali, a luglio, si rivela non risolutivo. Tommaso torna allora allo studio delle fonti: riprende in mano il Sutra del Loto, si dedica alla recitazione. Si propone di «sostenere attivamente i membri feriti». La collera ha infatti sollevato ondate di collera, in un evidente circolo vizioso che va spezzato. Lettere intanto sono partite verso il Giappone, dirette al presidente Ikeda: piene di dubbi, perplessità, angoscia. Vi si parla di «caccia alle streghe», vi si propone, con riprovazione, un'altra celebre frase della nuova dirigenza: «Non vogliamo chi non segue la linea»: un po' per volta si comprende che la linea in causa poco o nulla ha a che fare con il buddismo in genere, con l'insegnamento di Nichiren e, oggi, di Ikeda in particolare. Tra le addolorate richieste di aiuto ve ne sono alcune che mettono in luce la scarsa attenzione e sensibilità (l'espressione e decisamente eufemistica) da parte della nuova dirigenza nei confronti di portatori di handicap e di omosessuali, su cui ci si è espressi con parole come minimo disdicevoli, in pubbliche assemblee. Molteplici le denuncie di violenze psicologiche perpetrate, subite.

 

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Quando iniziai il percorso di questa pratica religiosa, mi spiegarono che tutti i miei desideri, si sarebbero realizzati, bastava sviluppare una forte fede in questa pratica religiosa, e soprattutto praticare costantemente, come un fiume che scorre, era logico che se si volevano ottenere dei risultati dovevamo praticare correttamente, cioè recitare daimoku (nammiohorengekio), fare gongyo( recitare i due capitoli hoben jurio, mattina e sera, studiare, praticare per se e per gli altri(cioè fare shakobuku), e cosa fondamentale fare zaimu (vedi spiegazione nelle incongruenze del sito ).

Purtroppo nonostante fossi un non credente da molti anni, mi capitò nel corso della mia vita, come molto probabilmente sarà capitato a tante altre persone, di passare dei momenti estremamente difficile, non mi sentivo padrone di me stesso, e come ho raccontato già, tutto andava per il senso sbagliato, nonostante fossi super scettico, mi aggrappai a questa pratica, e devo dire di essermi veramente impegnato.

Una volta iniziato a praticare, le situazioni devo dire che andavano migliorando, mi dissero di fare shakobuku, cioè convertire a questa pratica, quelli vicino a me, quindi la moglie, e anche i miei genitori.

Da parte della moglie non trovai difficoltà nel farle accettare il mio approccio a questa religione(scrivo religione ma non lo è), però mi disse anche che non era sua intenzione convertirsi, il problema furono i miei genitori dato che abitavamo con loro, ed oltre a non voler minimamente sentirne parlare, non volevano che io ne facessi parte, non diedi ascolto ai loro consigli, ma anzi, alcuni responsabili mi chiesero se potevano venire a casa mia a parlare con i miei genitori, dato che mi dissero che per ricevere il gohonzon, avevano bisogno di essere sicuri che questo (il gohonzon) non avrebbe corso alcun rischio, dato che offendere l’oggetto di culto sarebbe stata una gravissima azione, e avrebbe portato a cadere nell’inferno di incessante sofferenza.

Accettai di far venire a parlare dei responsabili, con mia madre in particolare, dato che lei era molto contraria a questa mia scelta di cambiare dottrina (anche se io non mi ritenevo credente a nessuna religione), quindi vennero a casa mia PM (che dopo 14 anni sarebbe diventato mio datore di lavoro, e quello che, con la sua compassione buddhista, mi avrebbe licenziato dal posto di lavoro, con l’aiuto di sua moglie, anch’essa responsabile della soka gakkai), e un altro grosso personaggio della SG, capace di consigliarmi, un insegnamento, che io ritengo appartenere a delle cosche,o forse nella normalità, visto come si sta andando in questa società, cioè: devi sempre negare tutto, non dire mai la verità, ma nega. Ma non me lo disse in modo scherzoso, ma molto seriamente, e molti anni dopo che io facevo parte di quella organizzazione, ne rimasi molto deluso.  mia madre, quando loro arrivarono, non li buttò fuori di casa, solo per rispetto, ma non li degnò di una minima considerazione, io ne rimasi molto dispiaciuto,ma ripensandoci, è stata grande. Comunque l’oggetto di culto è ancora in mio possesso, e nessuno si è fatto vivo (dell’organizzazione) a richiederlo. Mia moglie come già detto, accettò la mia conversione, anche se lei non ne voleva sapere, ma dopo circa un paio di anni anche lei (purtroppo), venne a far parte di questa pseudo religione, anche perché i miei risultati li stavo ottenendo, ritrovai lavoro, fui in grado di comprarmi la casa, insomma diciamo tutte cose che se uno ci crede riesce a farle, con un po’ di sacrifici, stavo facendo anche carriera dentro l’organizzazione, sempre con i miei dubbi, ma terminò presto, dato che io non ero mai d’accordo sulla linea seguita dall’organizzazione e da i suoi responsabili, con giusta ragione, vedendo quello che riescono ad imbastire per allargare il potere a questa organizzazione e a coloro che ne fanno parte, primo di tutti il loro mentore Daisaku Ikeda, che risulta, secondo il giornale asiaweek, al 19° posto come uomo più ricco dell’Asia, tra l’altro ho avuto la fortuna di conoscere, nel 1994 quando venne per l’ennesima volta in Italia, e Firenze era una tappa d’obbligo, poiché è Firenze il centro nevralgico, il punto di riferimento per i membri italiani, dove è stata maggiore la conversione e più velocemente che in altre città italiane (Firenze è anche un grosso centro della massoneria in Italia, esistono molte logge, segrete e non segrete), chi sa come mai.

 

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Certo da soli non si pratica, ma quelli che faranno il cammino con noi (buddhisti soka), saranno ben selezionati nel tempo, gli altri che non la pensano come noi saranno, automaticamente eliminati, in un modo o in un altro. In che maniera? Facilissimo 1° devono essere sempre in sintonia con il maestro (Daisaku Ikeda), mai contraddire i suoi insegnamenti, se questi non condividono il nostro pensiero, non siamo in itai doshin (unità tra le persone che hanno lo stesso obbiettivo) con il maestro, quindi dobbiamo rivedere la nostra pratica, fino a che il nostro pensiero non sia in sintonia con la guida del nostro maestro, o questo ci porterà a non progredire nella pratica, tutti stranamente per soddisfare il proprio ego, si sentono in sintonia col maestro, perché solo così potremmo realizzare i propri desideri, che sono quelli per cui si inizia a praticare. Per questo, i buoni amici sono sempre quelli che ci danno buoni consigli, quando non riusciamo a essere in linea con il maestro, ma anche con i responsabili sopra di te, esiste nella pratica soka, l'abitudine di prendere guida, cioè di andare da responsabili con più anni di pratica buddhista a chiedere come praticare correttamente, per arrivare ai nostri scopi, o come comportarsi per superare gli ostacoli che si presentano davanti a noi.
Questa è la fregatura, poiché, se credi a quello che fai (e ci credi perché vuoi realizzare i tuoi desideri), non farai altro che confessare sinceramente i tuoi problemi, ed è questo il primo passo per avere in mano il pensiero di un fedele.
Ti verranno dati un sacco di consigli, ma alla fine quello che è il loro scopo, è farti pensare, anzi ti obbligheranno a pensare che è seguendo il tuo maestro che potrai ottenere i tuoi scopi, e se la cosa fosse fatta con sincerità, se veramente questo maestro fosse veramente affidabile, non ci sarebbero problemi.
Il fatto è che non è così, quando iniziai a praticare, io credevo veramente in quello che stavo facendo ,non potevo fare altrimenti, erano le uniche persone che mi davano fiducia, nonostante i miei dubbi, (ed erano tanti) praticavo in maniera correttissima ,contestando, ma correttamente, tanto che dopo sei mesi, riuscì a prendere la famosa pergamena (il gohonzon), e dopo nemmeno due anni e mezzo, andare a Trets, località francese dove esiste un centro importante della soka gakkai, e non era molto facile raggiungere questo obbiettivo, dato che si dicevano cha i posti erano pochi ed a volerci andare da tutta l'Europa, in tante persone, bè fatto sta che io ci andai.
Il centro è di proprietà della soka gakkai, o forse meglio dire di Daisaku Ikeda, nonostante tutto dovevamo pagare una quota, ad una organizzazione esterna ma di proprietà (in parte) di persone che praticavano questa religione. Ma la cosa che mi colpì, è che quando partimmo, il 24 febbraio 1991, scoppiò la guerra tra Irak e Kuwait, eravamo in pullman quando arrivò la notizia, ci fu un attimo di preghiera, poi non ne parlammo più, eravamo staccati dal mondo esterno, dentro il centro trovavo persone con i più svariati problemi, dalla signora col trigemino infiammato, alla signora con i problemi col marito, alla madre di un tossicodipendente, al commerciante con pochi guadagni, ma della guerra in Irak, nemmeno l'ombra, e pensare che uno dei motivi che mi avevano avvicinato era proprio l'idea della pace nel mondo, questi sono per la maggior parte le persone che praticano, ma questi potrebbero essere benissimo anche i testimoni di geova, i moltissimi cristiani, tutti quelli che seguono un'insegnamento, che possa essere religioso o politico o quanto meno. Io non avevo più grossi problemi, mia moglie si era convertita, nello stesso periodo aveva deciso, lei, di avere un altro figlio, dato che eravamo anche riusciti a comprare la casa, per merito del gohonzon? Ma! Ero anche in procinto di cambiare lavoro, nonostante Io non ne fossi tanto convinto, anche se il lavoro mi era stato offerto da quello che mi aveva fatto shakubuku, cioè quello che mi aveva fatto conoscere questa organizzazione, ed andare a star meglio, dato che mi offriva un posto di lavoro in un ristorante rinomato di Firenze, chi non lavora in questo settore non può immaginare cosa voleva dire lavorare da .........., anche se io non lavoravo certo in una bettola. Questa è stata una prima fregatura. Spiego perché, stavo lavorando da un tipo in Santa Croce, buon ristorante del centro di Firenze, e in quegli anni (fine anni ottanta) iniziavano le comitive di turisti giapponesi, e li da noi si facevamo molti giapponesi, questo dava modo a me, dopo aver fatto amicizia con alcune guide, di chiedere notizie della organizzazione buddhista soka gakkai, e quello che mi riportavano, non era certo a favore nostro, allora io chiedevo spiegazione a amici più anziani di me cosa volessero dire queste illazioni nei nostri confronti, le risposte erano sempre sulla falsa riga che io forse non avevo capito bene, o che molto probabilmente erano gelosi di noi. Gia nel 1990, quando alla domanda se la soka gakkai aveva un partito, il Komeito, in Giappone, mi si rispondeva di no, alla fine non so come mai, uno mi disse che si esisteva un partito: il Komeito, ma noi non ne facevamo più parte, fatto sta che guarda caso in questo periodo mi viene offerto il lavoro di cui accennavo sopra, ed Io anche se non fossi mai stato convinto, accettai, convinto anche dalla ex moglie, il fatto è che li lavorava un altro buddista, PM, che era il figlio di uno dei proprietari, ed era anche un responsabile di alto livello.

In conclusione: il confronto sarà sempre in una direzione, è sottile il loro operato, sembra sempre che tu possa prendere delle decisioni, ma queste sono già prese, tu puoi solo prendere quello che di positivo ti da questa pratica, ma non disturbare l'ennesimo manovratore, come di fatto si può leggere nei loro scritti, anche un cattivo amico può essere per te un buon amico. Le difficoltà serviranno sempre per farti credere che, o il tuo pensiero non è in sintonia con la pratica, dato che sei l'unico a pensare in quella maniera, quindi ti verrà "consigliato" di prendere guida, da un responsabile, che tu ritieni di aver creato un buon legame, e a lui confiderai i tuoi problemi, nella speranza di trovare una risposta soddisfacente, qui sta il plagio, poiché tu releghi al 100% e confidi in maniera sincera, i tuoi problemi, a persone che non sono poi dei buoni amici, ma usano i tuoi problemi come strumento contro di te, nonostante ti venga ripetuto, in mille maniere che non esiste il senso di colpa nel buddhismo di nicheren daishonin, non sarai più capace di avere un libero arbitrio, e quando riappariranno dei nuovi problemi, tu correrai, di nuovo, a chiedere guida, è un gioco che una volta dentro difficilmente riesci a capire quanto sia difficile staccarsene.

 

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Ciao, ti scrivo anche perché non so sei al lavoro, al cellulare in questo momento non posso permetterlo. Torino è molto esoterica, come lo è Firenze, questo non so se vuol dire qualcosa, ma insospettisce la mia curiosità, quella che molti non pensano di avere o non vogliono esserlo, o come diceva la mia ex, ma quanto sei curioso!! Non penso sia un male essere curiosi, ma quello che passa è che non devi intrometterti su certi argomenti, sono cose che non devono riguardarci, dobbiamo essere omertosi, fare i cazzi nostri e proprio in questo modo che la mafia (potere, sistema) si nutre e si espande, quindi essere curiosi è sinonimo di rompiscatole, mentre nessuno pensa che se non ci fossero stati  i curiosi, tante scoperte non le avremmo fatte. Purtroppo non sono molto avvezzo all’uso del computer, a volte penso di essere un po’ ritardato per certi motivi, o almeno non riesco a immagazzinare tutte le cose che dovrei imparare, forse anche perché non diamo continuità a questo lavoro, in questo momento non sono molto prolifico,  ma come mi dicevi, dobbiamo avere anche una ispirazione e vedere Torino cosi presa dal sito mi da fiducia e forse anche ispirazione. Comunque quello che ho scritto politicamente, mi sa che mi ha ulteriormente penalizzato, ma questo è normale, non pensavo minimamente di avere consensi da parte di qualcuno, qui mi sa che nessuno è interessato ad un certo tipo di cambiamento, tutti vorrebbero, come Silvio Berlusconi ha detto, dormire poco e trombare tanto!! No che a me non piaccia, ma purtroppo, questo non permette alle persone di avere altri pensieri, poiché non ce solo il trombare,  ma anche il calcio, il grande fratello, i bei vestiti, la bella macchina, i video giuochi, le droghe e poi il lavoro per potersi permettere tutte queste cose, insomma tutti pensieri materiali che non ti lasciano pensare ad altre cose più importanti e questo lo fa anche la Soka Gakkai, e riesce molto bene, anche perché loro, i fedeli sokisti, soddisfanno i loro desideri, che sono importantissimi, poiché è cosi che misurano la loro fede,  a seconda dei desideri che un buon fedele realizza, la così detta prova concreta che delle tre prove (prova documentaria, prova teorica, prova concreta) è quella per nichiren daishonin più importante, quindi di conseguenza quello che ci insegnavano era ad avere obbiettivi (desideri), se no non avremmo potuto constatare la validità di questa pratica (religione), e non avremmo potuto fare proseliti, quindi penso che Berlusconi sia come un falso buddista della soka gakkai, non penso sia una cazzata, ma una possibile verità. Anche il proselitismo è la loro linfa vitale, ricordo che durante la mia permanenza in questa setta, una volta ad una riunione, avevamo come argomento le tre prove, ed Io dovevo spiegarne il significato, ma non mi tornava che la prova concreta fosse la più importante, ed ebbi una accesa discussione con il responsabile di turno, che ricordo mi stava anche simpatico, fui ripreso duramente perché mettevo in discussione l’insegnamento del Daishonin, ma purtroppo la prova concreta la prova tangibile, è il motore per fare proselitismo, come d’altronde i testimoni di geova, scientology, tutti i ciarlatani riescono a convincere in questo modo le persone, diciamo più egocentriche. 

 

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