Perchè tanto clamore sull'approvazione del nuovo statuto della Soka Gakkai Italia?

Le ragioni sono per lo più molto terrene. Forse era necessario rivedere un qualcosa che comunque andava rivisto? Forse gli articoli contemplati dovevano essere ampliati? Problemi di statuto in generale? Non sappiamo quale sia il motivo dato agli adepti, noi crediamo che sia semplicemente legato alla stridente necessità di sperare che lo stato Italiano dia il consenso all'IBISG di tagliare una bella fetta di euro grazie alle firmette che si mettono nella casella l'8‰ del modello unico delle imposte di questo paese.

Intese firmate e non approvate con legge
Confessione religiosa Data firma intesa
Chiesa Apostolica in Italia 4 aprile 2007
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni 4 aprile 2007
Congregazione cristiana dei testimoni di Geova 4 aprile 2007
Sacra Arcidiocesi d'Italia ed Esarcato per l'Europa meridionale 4 aprile 2007
Unione Buddista italiana (UBI) 4 aprile 2007
Unione Induista Italiana 4 aprile 2007

Nell'elenco sopra riportato ci trovate la SG?

La SG ha cominciato il suo iter nel lontano 2001:

Intese avviate in vista della conclusione dell'intesa ai sensi dell'art. 8 della Costituzione
Confessione religiosa  
Istituto buddista italiano Soka Gakkai Confessione riconosciuta come ente di culto con DPR del 20/11/2000.
18 aprile 2001:Inizio trattative.

 

In Italia l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è stato riconosciuto come Ente di culto dotato di personalità giuridica con decreto del Presidente della Repubblica il 20 novembre 2000.

Il governo italiano ha però bloccato, nel 2007, la procedura per l'Intesa (tra fedi religiose e Stato) con la Soka Gakkai, procedendo invece con tutte le altre otto che l'avevano richiesta (tra cui anche l'Unione Buddista Italiana) in seguito alla necessità della SG di operare una modifica di Statuto.

 

BINGO!!!!! ecco perchè  tanto clamore sull'approvazione del nuovo STATUTO  in data 20 marzo 2009. Non solo quindi la paranoia insita nella SG di essere riconosciuta come parte reale di questo mondo, ma anche poter accedere ad una sua fetta di gettito della quota IRPEF.

 

I problemi sono due:

1) La Commissione governativa avente il compito di procedere alla revisione dell'importo deducibile ed alla valutazione del gettito della quota IRPEF al fine di predisporre eventuali modifiche ha come compito quello di procede ogni tre anni alla revisione dell'importo deducibile delle erogazioni liberali ...della quota dell'otto per mille al fine di predisporre eventuali modifiche. Ma questa commissione decade il 30/10/2010.

2) Questa commissione o la successiva terrà conto della:

Interrogazione 15 maggio 1998
Interrogazione parlamentare sul rapporto della Direzione centrale polizia di prevenzione
Autore: Camera dei Deputati
Data: 15 maggio 1998
Argomento: Nuovi movimenti religiosi
Nazione: Italia
Parole chiave: Soka Gakkai, Discriminazione, Fini illeciti

l'interrogazione a proposito della SG riporta: "...in data 29 aprile 1998, l'agenzia Ansa divulgava ampi stralci di un rapporto della Direzione centrale polizia di prevenzione (Dipartimento della pubblica sicurezza) su "Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia", rapporto recante la data febbraio 1998. In tale rapporto si procede ad una valutazione generale delle "sette" in relazione all'articolo 8 della Costituzione, e si esprimono giudizi su alcune di esse, anche in base alla loro eventuale pericolosità. In alcuni casi, pur trattandosi di gruppi che "non hanno mai dato adito a rilievi di sorta (e che) esuleranno quindi dalla nostra analisi" (pagina 9 del rapporto), si esprimono giudizi e si creano connessioni logiche che possono autorizzare, una volta divulgate dai media, un giudizio negativo e un allarme sociale;...nel caso della pratica della Soka Gakkai, associazione buddista che conta in Italia 22.000 membri, si osserva nel rapporto che si tratta di "dottrine e pratiche rituali spesso molto distanti dalle confessioni di origine", quasi a indicarne una valenza eretica, aggiungendo in particolare che nel caso del "buddismo della Soka Gakkai, basato sul Sutra del Loto, la massima autorità buddista sulla Terra, il Dalai Lama, non (la) riconosce", adombrando così una specie di scomunica di una autorità religiosa che in realtà è tale solo per una delle numerose denominazioni buddiste; a rafforzare nell'opinione pubblica la netta impressone che i movimenti religiosi di origine asiatica diventino "pericolosi" appena trapiantati in Italia, magari da "personaggi ambigui o con intenzioni truffaldine" che si accreditano come "guru", a pagina 14 del rapporto si legge che occorre tenere conto che "molte delle nuove sette importate dall'estero hanno assunto una fisionomia affatto diversa da quella della patria di origine" con la sottolineatura che "la Soka Gakkai italiana appare molto distante (anzi, sembra sia stata addirittura "scomunicata") dalla "Casa madre" giapponese". Con questo tipo di presentazione, si induce inequivocabilmente l'impressione che la Soka Gakkai sia in qualche modo "eretica" e quindi potenzialmente pericolosa, contraddicendo la precedente affermazione secondo cui non si riteneva doversene occupare nel rapporto in esame; la tradizione plurisecolare del buddismo di Nichiren è riconosciuta in tutto il mondo come facente parte del movimento religioso buddista. L'Associazione italiana Soka Gakkai, che pratica gli insegnamenti di Nichiren, è in Italia in costanti e amichevoli rapporti con l'Unione buddista italiana (ente religioso riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica 3 gennaio 1991) che raggruppa 32 centri italiani che praticano il buddismo secondo le tradizioni Theravada (Sud-est asiatico), Mahayana Zen (Estremo Oriente), Vajrajana (Tibet). L'UBI ha in corso da tempo una trattativa per un'intesa con lo Stato italiano ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione, intesa analoga a quelle già esistenti con altri culti ammessi:..."

Bene fin qui niente di particolarmente allarmante, infatti il giudizio riportato non è secondo noi valevole in quanto chi lo ha redatto ha tralasciato molti particolare e/o non ha avuto all'epoca la possibilità di approfondire schemi e logiche. Sono presenti infatti logiche non corrette e situazioni di giudizio superficiale. Quello che pesa è essere stati nominati in senso diciamo non certo cristallino. Questo fatto fa sicuramente della SG qualcosa su cui si dovrà in commissione tenere in considerazione.

Tenendo conto comunque (lo ripetiamo anche qui) che: come risulta anche dall’Ordine del Giorno del Consiglio direttivo dell’UBI del 24/1/98, nel quale si specifica che "Nessuna richiesta di adesione all’UBI è mai stata avanzata dalla Soka Gakkai e in ogni caso lo Statuto dell’UBI, in quanto riconosce pari validità e dignità a tutte le tradizioni buddhiste, non consente l’adesione di organizzazioni che si dichiarano uniche ed esclusive rappresentati del Dharma autentico contestando la validità delle altre tradizioni". Questa precisazione è stata confermata da un Comunicato della Soka Gakkai Italiana.

Seguiremo l'evolversi della procedura